Penso, dico, faccio

Essere autentici non è uno stato da raggiungere, ma un atto di ascolto continuo, misto al far cadere la mente condizionata.

È il coraggio del "Penso" che deriva da ciò che proviamo e non da ciò che l'esterno ci impone: il momento sacro in cui fai silenzio e permetti alla tua verità di emergere, senza filtri e senza giudizio.

Non è quello che dovresti pensare, ma quello che pensi davvero. L'autenticità è la radice. Se non ti concedi di avere pensieri onesti, le tue parole saranno un'eco e le tue azioni una recita. È il primo patto, il più intimo: quello di non mentire a te stesso.

Essere gentili è la conseguenza di un'autenticità matura. È il modo in cui il "Dico" prende forma nel mondo. Molti credono che dire la verità significhi essere brutali, senza peli sulla lingua... non è così, per niente. La vera forza sta nel maneggiarla con cura, con compassione.

La gentilezza è il ponte che permette alla tua verità interiore di incontrare l'altro senza ferirlo, e di parlare a te stesso senza giudicarti quando sbagli. È scegliere parole che siano allo stesso tempo vere e piene di grazia.

È la vibrazione che trasforma una semplice opinione in un atto di connessione.

Essere coraggiosi è l'energia che anima il "Faccio". Dopo aver ascoltato il tuo pensiero autentico e averlo vestito di parole gentili, serve coraggio per trasformarlo in un gesto concreto. È l'azione che chiude il cerchio.

Il coraggio non è l'assenza di paura, anzi... è la voglia di cavalcarla, la scelta di agire nonostante la paura di deludere, di sbagliare, di non essere accettato. È l'atto di onorare con il corpo ciò che l'anima ha riconosciuto come vero.

Essere umani è l'abbraccio che tiene insieme tutto il percorso. Essere Umano significa accettare che a volte il pensiero sarà confuso, la parola scapperà sgarbata e l'azione mancherà di coraggio. E va bene così. Questa non è una formula matematica, è la vita.

Essere Umano è la licenza di essere un'opera in corso, di perdonarsi per ogni disallineamento e di celebrare ogni singolo, piccolo momento in cui, invece, riusciamo a far danzare insieme il nostro pensare, il nostro dire e il nostro fare.

Cerco di vivere il mio tempo secondo questo principio, e posso migliorare solo facendo sempre più esperienze nel mondo, permettendomi di sbagliare, perdonando gli errori, e avendo cura di me e di chi e ciò che amo.